Non posso far a meno di ammirare il modo singolare in cui quel fazzoletto viene appuntato sul capo, molto più indietro rispetto al solito, lasciando allo spettatore la possibilità di notare come i capelli siano accuratamente tirati e raccolti dietro la testa.

E poi c’è quel rosso, così intenso, che dà la sensazione di reggere perfettamente, di accogliere e di proteggere sa Zoiga, senza svanire al suo cospetto.

Osservando bene, mi sembra di riconoscere in quest’abito le stesse linee che disegnano i monti e le vallate, le ombre delle grotte e i riflessi delle acque.

Fateci caso quando incontrate l’abito di Dorgali.
Fateci caso alla bellezza.