
Il mio bisogno di dipingere nasce
dall'intima esigenza di raccontare la mia terra.
Non desidero una puntuale descrizione dell’abito tradizionale, piuttosto aspiro a mettere in luce le persone che sentono l’abito tradizionale una componente essenziale del loro essere.
C’è un esatto momento in cui un’idea si materializza nella nostra mente, sale dal profondo della nostra anima e per la prima volta si concretizza, ci accorgiamo della sua presenza, della sua esistenza. È il momento in cui i primi bagliori e le prime luci accarezzano dolcemente la sua superficie e la mostrano al nostro sguardo.
Ci sono maschere che, quando le incontri, incantano.
Ti guardano dentro, ti spogliano di ogni difesa e riempiono l’aria di magia.
Ci sono maschere che ti guardano dentro e passando dal cuore
alimentano emozioni perse nel tempo.
“Mastros”, termine sardo che in italiano significa “Maestri”, è una serie prodotta nel 2021 che vuole rendere omaggio a cinque grandi pittori sardi del '900 reinterpretando altrettante straordinarie opere dei maestri Delitala, Floris, Ciusa Romagna, Biasi e Figari.
Simboli di un’era che sembra ancora avvolta nella nebbia, si ergono maestosi a guardia del tempo. La loro imponenza come segno della grandezza alla quale dovremmo ambire.
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Sono molto interessato alle emozioni nascoste nel profondo dell’essere umano. Non mi interessa la perfetta descrizione della realtà, non presto attenzione e ciò che gli occhi fedelmente riportano, quanto piuttosto a ciò che gli sguardi raccontano ed i volti nascondono.